Ieri sul Corriere della Sera online e` apparso un articolo dal titolo:
Pare che l'emittente televisiva Boxer abbia proiettato uno spot pubblicitario di promozione del proprio palinsesto che ritraeva un uomo (virtuale) in boxer, appunto, con muscoli (virtuali) in bella vista. Secondo il racconto de il Corriere l'autorita` di garanzia svedese ha giudicato lo spot sessista, in quanto l'attenzione dello spettatore pare essere 'guidata' verso l'organo sessuale (virtuale) del protagonista.
Il video della pubblicita in questione e` sulla pagina del Corriere che ho linkato. A voi giudicare, ovviamente, tenendo presente, comunque, che 'sessismo' non e `un sinonimo di 'pornografia'. Non c'e` niente, infatti, di 'ose`' nella pubblicita` svedese e non e` per un motivo di 'decoro' che e` stata censurata.
L'autorita` di garanzia ha commentato la decisione di censurare lo spot sostenendo che l'uomo e` "mostrato, attraverso la sua postura e la mancanza di vestiti, come un mero oggetto sessuale, in un modo che potrebbe essere considerato offensivo per gli uomini in generale".
In Svezia, quindi, un paese che non si trova cosi` lontano da noi, si pensa che ridurre una persona a mero oggetto sessuale non sia un sinonimo di 'fare complimenti' o 'essere galante'! Chapeau!
Comunque questa notizia mi da` lo spunto per parlare un po` di femmnismo. Purtroppo in Italia il femminismo non e` mai davvero riuscito a far breccia, malgrado gli importanti contributi che, anche a livello internazionale, la tradizione femminista italiana ha saputo offrire. Ritornero` su questo punto in un altro post.
Quello che mi preme ricordare, banalmente, e` che il femminismo non e` un movimento intellettuale che promuove e diffonde odio nei confronti degli uomini. Anzi, e` un movimento che, nelle sue piu` diverse vocazioni, ha saputo rivendicare il diritto al pluralismo ( che, purtroppo, non sempre e` sinonimo di pluralita`, di pari opportunita`) e ha saputo portare sul tavolo del dibattito politico e sociale l'esigenza di tutelare TUTTI i soggetti piu' deboli a prescindere da genere, etnia, classe sociale, gradevolezza estetica e altro ancora.
E` grazie al femminismo, insomma, che in Svezia oggi un dibattito come quello che ho citato puo` esistere- non occorre inventare nessun 'uominismo'.
Concludo rimandando ad un sito molto interessante e tutto italiano: no, l'Italia, non e` un paese che produce solo berlusconoidi! La Svezia non e` poi COSI` lontana!
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